«In questo libro racconto dei fatti。 Atti e fatti。 Non ci sono commenti, suggestioni, analisi sociologiche。 Ci sono dei dati di fatto che forse vi faranno pensare。 Hanno arrestato i miei genitori con un provvedimento subito dopo annullato, hanno sequestrato i telefonini ai miei amici non indagati, hanno cambiato nomi nei documenti ufficiali per indagare sulle persone a me vicine, hanno scritto il falso in centinaia di articoli, hanno pubblicato lettere privatissime tra me e mio padre, mi hanno fotografato negli autogrill e mentre uscivo dal bagno di un aereo, hanno controllato e pubblicato tutte le voci del mio estratto conto, hanno violato la Costituzione per controllare i miei messaggi di whatsapp。 Io non voglio fare la vittima。 Voglio raccontare ciò che è successo dicendo perché ho scelto di combattere a viso aperto contro le ingiustizie。 Perché ho scelto di denunciare in sede civile e penale, convinto che la legge sia uguale per tutti。 Per i politici, certo。 Ma deve essere uguale per tutti davvero, anche per certi magistrati, anche per certi giornalisti。 E mentre racconto atti e fatti che mi hanno reso un mostro agli occhi di molti miei connazionali, torno a confessare che io rifiuto il vittimismo。 Perché io sono e resto un uomo felice。 Chissà che sia questo ciò che - alla fine - non mi perdonano。» Matteo Renzi replica punto per punto alle accuse che gli sono state rivolte dalla procura di Firenze: «Non accetterò di stare in silenzio davanti a fake news e diffamazioni varie»。
Il Mostro è una ricostruzione lucida e allo stesso tempo accorata del funzionamento della giustizia italiana e di un certo legame con taluni organi di informazione。 Una ricostruzione che, tassello dopo tassello, evidenzia come il cattivo uso di un potere costituito possa distruggere la carriera e la vita di ogni singolo cittadino, non solo di personaggi pubblici。